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Utenze domestiche: allaccio, subentro e voltura

utenze domestiche

Indice contenuti dell'articolo

Stai traslocando e non sai come gestire le utenze?

In questo articolo troverai ciò che ti serve sapere per evitare problemi con le utenze quando cambi casa.

Quando si parla di voltura, subentro o nuovo allacciamento sembra tutto complicato, ma non è così, ecco i nostri consigli per gestire le utenze senza perdere tempo inutilmente e senza necessità di essere esperti del settore, bastano pochi minuti per capire cosa fare e come farlo:

Qual è la differenza tra allaccio, prima attivazione, subentro e voltura?

Analizziamo le diverse situazioni: la prima cosa da sapere è se il contatore è presente o meno. Successivamente, dobbiamo capire se il contatore è attivo e quindi eroga elettricità o gas, oppure è stato chiuso dai precedenti inquilini.

Si parla di allaccio quando bisogna collegare l’abitazione alla rete di distribuzione della luce o del gas; tramite l’allaccio viene installato il contatore, che viene anche identificato da un codice POD o PDR, univoco e invariabile. Solitamente l’allaccio include anche l’attivazione della fornitura.

Si parla di prima attivazione quando il contatore è stato già installato ma non è mai entrato in funzione; la procedura di prima attivazione è quindi analoga a quella di una normale attivazione, basta comunicare al fornitore prescelto il codice POD o PDR.

Il subentro, procedura che si verifica spesso in occasione di trasloco, prevede la riattivazione del contatore, per la quale è necessaria una richiesta al fornitore, che provvederà a terminare la procedura entro pochi giorni lavorativi.

Sarà, invece, necessaria una voltura, se il precedente inquilino non ha provveduto a disdire il contratto con il fornitore.
Questa procedura prevede la variazione dell’intestatario dell’utenza e viene richiesta sempre al fornitore, a cui serviranno: i dati del richiedente, l’indirizzo, la matricola del contatore ed il codice PDR, i dati anagrafici e la firma del vecchio intestatario, che dovrà fornire anche i suoi dati.

Quanto costa il subentro?

Per quanto riguarda l’energia elettrica, i clienti che sono ancora nel mercato regolato dall’Autorità (maggior tutela) devono pagare:

  • Un contributo fisso pari a 27,03€ per oneri amministrativi;
  • Un ulteriore contributo fisso pari a 23€;
  • L’imposta di bollo sul nuovo contratto, pari a 16€.
 

I clienti che invece sottoscrivono un’offerta nel mercato libero, procedura obbligatoria dal luglio 2020, devono pagare:

  • Un contributo fisso pari a 27,03€ per oneri amministrativi;
  • Eventuali oneri aggiuntivi specificati nei singoli contratti.

Per la fornitura di gas non c’è distinzione tra mercato regolato e libero, quello che conta è il tipo di contatore installato: verranno addebitati 30€ nel caso dei contatori di classe G6 e 45€ per le classi superiori. La classe del contatore è indicata sull’apparecchio ma, generalmente, i contatori presenti presso i clienti domestici sono di classe G6.

Quanto costa la voltura?

Per quanto riguarda l’energia elettrica, i clienti che sono ancora nel mercato regolato dall’Autorità per l’energia (maggior tutela) devono pagare:

  • Un contributo fisso di 27,03€ per oneri amministrativi;
  • Un ulteriore contributo fisso di 23€;
  • L’imposta di bollo sul nuovo contratto, pari a 16€.I clienti che sottoscrivono un’offerta nel mercato libero, procedura obbligatoria dal luglio 2020, devono pagare:
  • Un contributo fisso di 27,03€ per oneri amministrativi;
  • Eventuali oneri aggiuntivi specificati nei singoli contratti;

Per la fornitura di gas non esiste una regola precisa dettata dall’Autorità. Si dovrà consultare il sito del distributore, indicato sulle bollette.

Deposito cauzionale

Attivando un nuovo contratto il venditore può chiedere un deposito cauzionale o altra garanzia equivalente, questo deposito non viene addebitato a chi richiede la domiciliazione bancaria o su carta di credito della bolletta.

Tempistiche

Il tempo tecnico minimo è pari a 4 giorni lavorativi dalla richiesta del cliente, come stabilito dall’Autorità.

E chi paga gli arretrati?

Uno dei dubbi più frequenti é: ”Se il cliente precedente non ha pagato delle bollette, sarò io a doverle pagare?”, se lo chiedono in molti ma la risposta è semplicissima: assolutamente no.
Gli importi indicati potrebbero subire variazioni ma, con le informazioni sulle varie procedure, siete già in grado di gestire senza difficoltà le vostre utenze e di comunicare in maniera più semplice con gli addetti ai lavori.

Se vi interessano gli aggiornamenti in merito alle tecnologie utilizzate nel quotidiano potreste trovare interessanti altri articoli del magazine, come l’articolo: “Fibra ottica: tutto quello che c’è da sapere“.

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